‘’Confermo che la mia azienda ha proposto un lavoro a tempo determinato alla convenuta e la stessa lo ha rifiutato’’.‘’Confermo che il mio studio professionale ha offerto alla convenuta di rientrare a lavoro e la stessa ha rifiutato dicendo che l’avrebbe mantenuta il marito’’.‘’Confermo che alla convenuta è stato offerto dal poliambulatorio di cui sono direttore sanitario un contratto a tempo indeterminato quale segretaria di direzione con uno stipendio di 1.500,00 euro netti mensili ma non abbiamo mai ricevuto risposta‘’.Tre testimoni su tre avevano dichiarato che la moglie di Gaetano aveva avuto varie possibilità di lavoro e le aveva tutte rifiutate.Il Giudice aveva uno sguardo molto duro e guardava la signora con aria severa, ed era abbastanza evidente cosa stesse pensando.Gaetano confidava con tutto se stesso che venisse rigettata la richiesta della moglie di contributo al mantenimento. Non aveva senso. Poteva benissimo lavorare e mantenersi.E così fece il Giudice. Negò ogni assegno alla signora posto che era stato ‘’dimostrato che la convenuta aveva ricevuto numerose offerte di lavoro e le aveva tutte rifiutate senza alcuna plausibile giustificazione’’.La moglie era visibilmente arrabbiata, il suo avvocato indifferente. Gaetano invece si sentiva profondamente commosso, e l’avvocato Sini percepiva un vero senso di Giustizia. …
CAPITOLO X “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Giulia era appena uscita dallo studio legale del suo avvocato.Era nera.‘’Sembra che lei sia l’avvocato di mio marito! Non mi sento affatto tutelata! Mi rivolgerò ad un altro legale. Consideri revocato il suo mandato!’’ urlò la signora.‘’Non c’è bisogno signora che revochi niente’’ – ribatté l’avvocato. ‘’A queste condizioni sono io a non volerla difendere. E sfido qualunque collega onesto ad accettare un simile incarico. Passi in segreteria a saldare il conto. Il mio lavoro si basa sull’onestà intellettuale e sulla correttezza, e certo non mi abbasserò ad assecondare richieste infondate dettate esclusivamente dalla rabbia. Il nostro rapporto finisce qui’’.Giulia non poteva credere che il suo avvocato desse ragione a Marione e non accettasse di chiedere al marito ciò che secondo lei era giusto avere.La donna era furiosa.Dopo la cattiveria durata anni e degenerata nell’ultimo periodo, dopo il trattamento disonesto di Giulia nei confronti del marito e il pentimento recente a seguito dell’ordinanza del Giudice che ricordava alla madre che i figli sono di entrambi i genitori, il comportamento altalenante della ormai ex moglie di Marione stava subendo un’altra virata. Verso il basso.Giulia era tornata in sé. (… continua …)
Continua dal CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Susanna era raggiante.Usciva da un divorzio, ma era stata in grado di gestirlo in maniera straordinaria.Era riuscita ad accettare la fine del suo matrimonio e aveva trattato con rispetto anche questa fase – pur essendo l’ultima cosa che avrebbe voluto fare.Era convinta, Susanna, che ogni evento della vita abbia un senso, e si impegnava ogni giorno a trovare in tutto un insegnamento.Era fissata con i puntini.Immaginava ogni cosa che ci accade come un puntino, e si sforzava sempre di trovare il collegamento tra i vari puntini che costellano le nostre vite, per scoprire giorno dopo giorno la mappa della nostra esistenza.Rimuginare sul passato, serbare rancore, rimanere ancorati sulle proprie posizioni non permette di comprendere i puntini né tantomeno di vedere il collegamento tra tutti.Marione aveva tanto da imparare dalla maestra Susanna. Non era mai stato abituato a riflettere. Era un uomo d’azione, Marione. In questo periodo della sua vita, però, aveva deciso di cambiare, e di iniziare a pensare di più. A fermarsi un attimo e a cercare in ogni cosa il suo senso profondo, dietro l’apparenza.Marione doveva la sua felicità di oggi all’incontro con Susanna. E anche Susanna si sentiva rinata da quando aveva fatto entrare quel Gigante buono …