CAPITOLO VII“AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”

Lunardi Elenae-book

Il pranzo di Natale era andato molto bene per l’avv. Sini.
Non c’erano state emergenze da gestire – il che era diventata una circostanza rara da quando lavorava nell’ambito del diritto di famiglia. L’anno scorso, infatti, il giorno di Natale aveva dovuto recarsi dai Carabinieri in quanto la ex moglie di un suo cliente sembrava scomparsa, mentre in realtà se n’era andata in vacanza con i figli senza avvisare il marito. Il povero papà si era presentato da lei a prendere i bambini per stare insieme a Natale, come da accordi, ma si era trovato di fonte a un portone chiuso e a un cellulare spento. L’anno precedente, Gaetano Gusella aveva trovato la moglie a letto con l’amante proprio la Vigilia di Natale, e Sini aveva dovuto abbandonare il cenone di famiglia per raggiungere il cliente ed evitare che commettesse qualcosa di cui avrebbe potuto pentirsi per sempre. Anche lo scorso Capodanno Sini aveva dovuto intervenire per placare gli animi in quella che avrebbe potuto sfociare in una lite furibonda tra due genitori, nata da una sciocchezza ma trasformata in una tragedia a causa dell’astio che da ormai troppi anni regnava in famiglia. Le separazioni sono dolorose, è vero, ma stare insieme quando non c’è più alcun legame può diventare una prigione insopportabile, molto peggio della solitudine e dello smarrimento che il fatto di cambiare vita può offrire. Le novità possono destabilizzare, ma offrono opportunità e prospettive. Sini aveva assistito a rinascite sorprendenti di persone distrutte da una separazione, e che in breve tempo si erano sentiti donne e uomini nuovi, che si davano da fare con coraggio per ricostruirsi una vita, spinti da una incredibile energia che nasceva dalla consapevolezza di quanto tempo avessero sprecato ad attendere di reagire. Eh sì. Reagire non è facile, ma ogni volta che lo si fa ci si rende conto che lo si sarebbe potuto fare prima. Il suo lavoro dava sempre a Sini grandi spunti di riflessione e di autoanalisi, e per questo lo amava. Il mestiere dell’avvocato è difficile e complesso, a volte non compreso. L’avvocato entra nella vita delle persone e spesso viene catapultato in realtà e dinamiche complicate di clienti che si aprono completamente affidando tutti i propri problemi nelle mani del professionista. Quando ciò accade, e quando si riesce a migliorare davvero la vita delle persone, il lavoro dell’avvocato diventa meraviglioso. Era proprio questa la sensazione che stava sperimentando l’avv. Sini con il caso di Marione Corsari. Era molto riconoscente nei confronti del Giudice, e lo erano anche Marione e la moglie. Leggere nero su bianco che i figli dovevano stare al primo posto e che avevano il diritto di vivere serenamente con entrambi i genitori aiutò la moglie, accecata dalla rabbia per la fine del matrimonio, a ricordarsi di quei valori importanti che aveva ormai dimenticato ma che avevano contraddistinto tutta la sua vita, fino a poco tempo fa. Marione aveva confidato all’avvocato Sini che la moglie gli aveva detto che sognava ogni notte di abbracciare quel Giudice, quella donna che appariva dura e distaccata, severa e fredda, ma che trasmetteva un grande senso di giustizia e di autenticità. E che lavorava con coscienza, consapevole di quanto ogni sua decisione incida sulla vita delle persone. Trasformandola in meglio, molte volte.
(… continua …)