CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”

Lunardi Elenae-book

<<Marione ha perso la testa per la maestra di suo figlio Lorenzo>>.
La suocera del Gigante buono non aveva perso tempo a chiamare la figlia – la moglie di Marione – per raccontarle quello che da alcuni giorni si mormorava in paese.
<<Li hanno visti prendere l’aperitivo la settimana scorsa in centro, l’altra sera Giovanna li ha incontrati al cinema a vedere l’ultimo film di Zalone, e stamattina ho visto con i miei occhi che lei è arrivata a scuola in ritardo con gli stessi abiti di ieri>>.
Le chiacchiere non si risparmiavano nell’immischiarsi negli affari privati e personalissimi di Marione e della maestra Susanna, e la suocera del Gigante era infuriata, pur non avendone motivo, oltre che visibilmente infastidita nel raccontare alla figlia quanto felici apparissero ‘’quei due’’ e quanto poco opportuno fosse che una maestra avesse una relazione con il padre di un suo alunno, evitando di commentare sull’opportunità o meno, per un padre, di intrattenere rapporti con la maestra di suo figlio.
Giulia, la moglie, ostentava indifferenza con sua madre, sostenendo che fossero affari loro, fingendo che non le importasse niente del suo ormai ex marito e di ciò che faceva o non faceva con le altre donne.
In realtà Giulia aveva sentito un tuffo al cuore alle parole di sua madre, un vero e proprio pugno nello stomaco, un nodo alla gola, un senso di mancamento. Le mancava l’aria. Si sentiva montare dentro sempre più forte un sentimento di disagio, di rabbia, di vuoto. Aveva voglia di piangere.
Mentre sua madre continuava a spettegolare di Marione e la maestra, Giulia si rendeva sempre più conto di aver lasciato solo il marito in un momento per lui molto difficile, di averlo trattato male, di aver tentato spregiudicatamente di rovinare i suoi rapporti con i figli, di averlo aveva fatto soffrire ingiustamente, di aver fatto soffrire ingiustamente anche i ragazzi e, nonostante tutto, di averlo visto, rispettoso e paziente, sopportare di subire tutto cercando di non perdere mai le staffe.
E di essere ancora innamorata di lui.
E di volerglielo dire subito. Adesso. (… continua …)