‘’Sono io, volevo parlarti. Vediamoci al caffè Pedrocchi alle 17’’.
Marione non credeva alle sue orecchie. Sua moglie, dopo la vera e propria
guerra che stavano vivendo da mesi, dopo le indicibili offese che aveva
ricevuto da lei, dopo le lacrime versate e il nervosismo alle stelle, lo stava
chiamando per un caffè.
Marione non cedette alla tentazione di ripagare la moglie con altrettanta
sofferenza, e decise di andare a sentire cosa aveva da dirgli, anche perché dal
tono di voce della donna aveva intuito qualcosa di buono, qualcosa che poteva
assomigliare ad una tregua, se non ad una vera e propria resa.
‘’D’accordo. Ci vediamo dopo’’.
Era talmente poco il preavviso che la moglie gli aveva dato, che Marione non
ebbe neanche il tempo di chiamare l’avvocato. Corse subito a casa, a cinque
minuti dall’officina, si fece una doccia al volo e si vestì con i pantaloni
della festa e il suo maglioncino migliore.
Il cappotto non gli si chiudeva più, quindi optò per il piumino che gli stava
più comodo. Una spruzzatina di profumo e uscì spedito da casa.
Era agitato, curioso e speranzoso nello stesso tempo.
Parcheggiò la sua auto e si affrettò a raggiungere il locale.
Entrò nello storico caffè, si guardò intorno e vide subito la moglie che lo
aspettava con aria gentile e disponibile.
Le si avvicinò, si salutarono.
‘’Grazie di essere venuto, Mario. Ho voluto parlarti direttamente perché vorrei
che facessimo una sorpresa ai bambini, e trascorressimo insieme la Vigilia di
Natale. Me lo hanno chiesto loro, mi hanno detto che, anche se non stiamo più
insieme, a loro piacerebbe che noi due andassimo d’accordo’’. Riprese fiato e
proseguì: ‘’Mi sono resa conto che hanno ragione. La semplicità con cui me lo
hanno detto mi ha disarmata. Ho deciso di ascoltarli’’. Marione respirò profondamente.
Era felice. Non per il rapporto con la moglie, che ormai non sentiva più
recuperabile a livello di coppia amorosa, ma per la sensibilità e la
comprensione che finalmente riscopriva in sua moglie, e che gli apriva in pochi
istanti importanti e felici orizzonti per il futuro.
Ovviamente accettò.
(… continua …)
