Dal CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”

Lunardi Elenae-book

Susanna non si dava pace. Non dormiva la notte. In compenso Marione era euforico. L’adrenalina lo avvolgeva dal momento in cui apriva gli occhi la mattina al momento in cui si coricava la sera. I bambini erano felici di vedere il loro papà così luminoso e pieno di gioia, e questa bellissima energia si rifletteva su di loro, sulle loro giornate, sulla luce dei loro occhi e anche sul loro rendimento scolastico. Quando un genitore è felice i figli stanno bene.
D’altra parte, però, vedevano la mamma spenta e nervosa, e si dispiacevano per lei, percependone il disagio ma non comprendendo il motivo. La gioia che il papà trasmetteva, comunque, fortunatamente riusciva a compensare e sovrastare il sentimento negativo che proveniva dalla mamma. La gioia era più forte della tristezza. Era questo l’insegnamento che Marione stava dando, con l’esempio concreto, ai suoi figli. E che a loro volta i figli trasmettevano ai loro amici attraverso l’energia positiva che emanavano ogni giorno.
Una catena di felicità inarrestabile”. (… continua …)