Dal CAPITOLO V “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”

Lunardi Elenae-book

Marione stava pensando a come organizzare la cena della Vigilia e a quali regali mettere sotto l’albero. I bambini sarebbero rimasti con lui fino a Capodanno, e con la mamma fino all’Epifania.

L’avvocato Sini era molto felice del risultato, che finalmente percepiva come giusto e in linea con quello che dovrebbe essere scontato ma che, purtroppo, non lo era stato affatto in passato.

I figli di Marione erano raggianti e raccontavano a scuola che una signora tanto buona – il Giudice – aveva detto che il loro papà era bravo e che loro avrebbero potuto tornare a passare tanto tempo con lui. Nel loro profondo, però, si chiedevano come mai la loro mamma non la pensasse così.

Questi pensieri complessi si dileguarono in un attimo non appena i due maschietti videro il gigante buono comparire nel cortile della scuola con due enormi vassoi di pasticcini. Con tutta la classe, i bambini corsero dal loro papà e lo circondarono con un affetto e una gioia che commosse Marione e anche la maestra Susanna. L’insegnante, assistendo ad una scena tanto commovente, e conoscendo la storia di Marione e i suoi bambini, non riuscì a contenere l’emozione dei suoi alunni, e nemmeno la propria. (… continua …)