Le reiterate molestie compiute mediante l’utilizzo del social network configurano stalking.
Questo è quanto emerge dalla sentenza della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 6 novembre 2019, n. 45141.
La vittima in oggetto veniva infatti ripetutamente minacciata, insultata e molestata mediante post pubblicati su un social network, destabilizzando la sua serenità ed equilibrio psicologico, e creando uno stato evidente di ansia e tensione.
La prova dell’evento di danno ben può essere ricavata oltre che dalle dichiarazioni della stessa vittima del reato, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall’agente.
La vittima infatti fu costretta a modificare le proprie abitudini di vita, ricorrendo spesso all’aiuto di amici per farsi accompagnare a casa ed a giustificare continuamente le continue intrusioni diffamatorie dell’imputato sul social network.
https://www.altalex.com/documents/news/2019/12/13/molestie-reiterate-sui-social-e-stalking
