Non tutte le separazioni finiscono in guerra.Qualche volta, sorprendentemente, finiscono in… vacanza. Gianni e Cristina si sono lasciati da anni. Due caratteri diversi, due vite che a un certo punto hanno preso strade diverse. Ma su una cosa non hanno mai avuto dubbi: Marianne e Luca, i loro figli, sarebbero sempre venuti prima di tutto. Quando si presentarono per la prima volta nello studio dell’avvocato Sini, erano già d’accordo su ciò che davvero contava: proteggere i figli, non farsi la guerra. “Aiutateci a separarci senza distruggere tutto,” avevano detto. Non è una frase che si sente spesso, ma l’avvocato Sini, che di cause complicate ne ha viste tante, l’ha presa sul serio. Oggi, ogni estate, Gianni e Cristina vanno ancora in vacanza insieme. Quest’anno hanno scelto San Vito Lo Capo. Hanno affittato una casa vicino al mare, metà ciascuno. Colazioni tutti insieme sul terrazzo, escursioni in barca, giochi sulla spiaggia. Cristina con la guida turistica in mano, Gianni con la borsa frigo sotto il braccio. Marianne prepara le playlist, Luca fotografa ogni tramonto. La sera, quando i ragazzi dormono, si parlano da genitori. Condividono sogni, preoccupazioni, progetti. Non sono tornati insieme, e non lo faranno. Ma hanno costruito una nuova …
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CAPITOLO XII “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Tullio Di Martino si era rivolto all’avv. Sini per chiedere assistenza nella procedura di separazione dalla moglie.Sini, avvocato abituato a vedere uomini maltrattati dalle loro compagne e pronto a difendere i propri clienti da ingiusti ricatti e assurde pretese, si trovò spiazzato di fronte al racconto di questo nuovo caso.Questa volta, la prima nella sua carriera ultradecennale, Sini aveva di fronte un uomo avido, meschino, dispettoso.Lui e la moglie avevano due figli maschi di nove e undici anni.L’uomo aveva avviato una grande attività imprenditoriale grazie al sostegno e all’aiuto della moglie: si occupava di confezionare camicie per un noto marchio americano e contava ben 92 dipendenti. L’azienda aumentava il fatturato di anno in anno, ma la sua preoccupazione più grande era quella di non dover dare nemmeno un centesimo alla moglie, e il minimo indispensabile per i figli.Qual era il motivo della separazione? Lui aveva trovato un’altra, e proprio questa nuova compagna non voleva che il suo uomo condividesse con nessuno il suo immenso patrimonio.Sini aveva provato a far notare al sig. Di Martino che, anche se la moglie non era formalmente parte della società, di fatto lo aveva aiutato a costruire il suo impero sia perché lo aveva sostenuto …
CAPITOLO XI “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
‘’Confermo che la mia azienda ha proposto un lavoro a tempo determinato alla convenuta e la stessa lo ha rifiutato’’.‘’Confermo che il mio studio professionale ha offerto alla convenuta di rientrare a lavoro e la stessa ha rifiutato dicendo che l’avrebbe mantenuta il marito’’.‘’Confermo che alla convenuta è stato offerto dal poliambulatorio di cui sono direttore sanitario un contratto a tempo indeterminato quale segretaria di direzione con uno stipendio di 1.500,00 euro netti mensili ma non abbiamo mai ricevuto risposta‘’.Tre testimoni su tre avevano dichiarato che la moglie di Gaetano aveva avuto varie possibilità di lavoro e le aveva tutte rifiutate.Il Giudice aveva uno sguardo molto duro e guardava la signora con aria severa, ed era abbastanza evidente cosa stesse pensando.Gaetano confidava con tutto se stesso che venisse rigettata la richiesta della moglie di contributo al mantenimento. Non aveva senso. Poteva benissimo lavorare e mantenersi.E così fece il Giudice. Negò ogni assegno alla signora posto che era stato ‘’dimostrato che la convenuta aveva ricevuto numerose offerte di lavoro e le aveva tutte rifiutate senza alcuna plausibile giustificazione’’.La moglie era visibilmente arrabbiata, il suo avvocato indifferente. Gaetano invece si sentiva profondamente commosso, e l’avvocato Sini percepiva un vero senso di Giustizia. …
CAPITOLO X “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Giulia era appena uscita dallo studio legale del suo avvocato.Era nera.‘’Sembra che lei sia l’avvocato di mio marito! Non mi sento affatto tutelata! Mi rivolgerò ad un altro legale. Consideri revocato il suo mandato!’’ urlò la signora.‘’Non c’è bisogno signora che revochi niente’’ – ribatté l’avvocato. ‘’A queste condizioni sono io a non volerla difendere. E sfido qualunque collega onesto ad accettare un simile incarico. Passi in segreteria a saldare il conto. Il mio lavoro si basa sull’onestà intellettuale e sulla correttezza, e certo non mi abbasserò ad assecondare richieste infondate dettate esclusivamente dalla rabbia. Il nostro rapporto finisce qui’’.Giulia non poteva credere che il suo avvocato desse ragione a Marione e non accettasse di chiedere al marito ciò che secondo lei era giusto avere.La donna era furiosa.Dopo la cattiveria durata anni e degenerata nell’ultimo periodo, dopo il trattamento disonesto di Giulia nei confronti del marito e il pentimento recente a seguito dell’ordinanza del Giudice che ricordava alla madre che i figli sono di entrambi i genitori, il comportamento altalenante della ormai ex moglie di Marione stava subendo un’altra virata. Verso il basso.Giulia era tornata in sé. (… continua …)
Continua dal CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Susanna era raggiante.Usciva da un divorzio, ma era stata in grado di gestirlo in maniera straordinaria.Era riuscita ad accettare la fine del suo matrimonio e aveva trattato con rispetto anche questa fase – pur essendo l’ultima cosa che avrebbe voluto fare.Era convinta, Susanna, che ogni evento della vita abbia un senso, e si impegnava ogni giorno a trovare in tutto un insegnamento.Era fissata con i puntini.Immaginava ogni cosa che ci accade come un puntino, e si sforzava sempre di trovare il collegamento tra i vari puntini che costellano le nostre vite, per scoprire giorno dopo giorno la mappa della nostra esistenza.Rimuginare sul passato, serbare rancore, rimanere ancorati sulle proprie posizioni non permette di comprendere i puntini né tantomeno di vedere il collegamento tra tutti.Marione aveva tanto da imparare dalla maestra Susanna. Non era mai stato abituato a riflettere. Era un uomo d’azione, Marione. In questo periodo della sua vita, però, aveva deciso di cambiare, e di iniziare a pensare di più. A fermarsi un attimo e a cercare in ogni cosa il suo senso profondo, dietro l’apparenza.Marione doveva la sua felicità di oggi all’incontro con Susanna. E anche Susanna si sentiva rinata da quando aveva fatto entrare quel Gigante buono …
Dal CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Susanna non si dava pace. Non dormiva la notte. In compenso Marione era euforico. L’adrenalina lo avvolgeva dal momento in cui apriva gli occhi la mattina al momento in cui si coricava la sera. I bambini erano felici di vedere il loro papà così luminoso e pieno di gioia, e questa bellissima energia si rifletteva su di loro, sulle loro giornate, sulla luce dei loro occhi e anche sul loro rendimento scolastico. Quando un genitore è felice i figli stanno bene.D’altra parte, però, vedevano la mamma spenta e nervosa, e si dispiacevano per lei, percependone il disagio ma non comprendendo il motivo. La gioia che il papà trasmetteva, comunque, fortunatamente riusciva a compensare e sovrastare il sentimento negativo che proveniva dalla mamma. La gioia era più forte della tristezza. Era questo l’insegnamento che Marione stava dando, con l’esempio concreto, ai suoi figli. E che a loro volta i figli trasmettevano ai loro amici attraverso l’energia positiva che emanavano ogni giorno.Una catena di felicità inarrestabile”. (… continua …)
CAPITOLO IX “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
<<Marione ha perso la testa per la maestra di suo figlio Lorenzo>>.La suocera del Gigante buono non aveva perso tempo a chiamare la figlia – la moglie di Marione – per raccontarle quello che da alcuni giorni si mormorava in paese.<<Li hanno visti prendere l’aperitivo la settimana scorsa in centro, l’altra sera Giovanna li ha incontrati al cinema a vedere l’ultimo film di Zalone, e stamattina ho visto con i miei occhi che lei è arrivata a scuola in ritardo con gli stessi abiti di ieri>>.Le chiacchiere non si risparmiavano nell’immischiarsi negli affari privati e personalissimi di Marione e della maestra Susanna, e la suocera del Gigante era infuriata, pur non avendone motivo, oltre che visibilmente infastidita nel raccontare alla figlia quanto felici apparissero ‘’quei due’’ e quanto poco opportuno fosse che una maestra avesse una relazione con il padre di un suo alunno, evitando di commentare sull’opportunità o meno, per un padre, di intrattenere rapporti con la maestra di suo figlio.Giulia, la moglie, ostentava indifferenza con sua madre, sostenendo che fossero affari loro, fingendo che non le importasse niente del suo ormai ex marito e di ciò che faceva o non faceva con le altre donne.In realtà Giulia aveva …
CAPITOLO VIII “AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Sini aveva ripreso a lavorare dopo qualche giorno di pausa a casa durante le Feste. Finalmente aveva staccato un po’, e non c’erano state emergenze da gestire. I clienti avevano pagato tutti puntualmente, e il nuovo anno stava iniziando con la serenità e la soddisfazione di chi ha svolto tutti i compiti che si era prefissato ed è pronto per raggiungere i nuovi obiettivi. Sini aveva deciso di tornare in ufficio con qualche ora di anticipo rispetto al solito, per godersi il più possibile l’atmosfera dell’inizio della nuova giornata, la prima di lavoro del nuovo anno. Prese la posta, infilò le chiavi nella serratura ed entrò. Iniziò a sfogliare le buste che erano in cassetta, una in particolare attirò la sua attenzione, e l’aprì subito. L’avvocato Sini non poteva credere a ciò che stava leggendo nella lettera inviata dall’avvocato Gallucci che assisteva la moglie del suo cliente Giovanni Lupacuori. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, ben due donne avevano accettato di dividere esattamente a metà con gli ex mariti le spese dei bambini senza chiedere ai padri nessun assegno “forfettario” gonfiato, né per i figli né per loro, e addirittura decidendo di andare via di casa e …
CAPITOLO VII“AVVOCATI PER SOLI UOMINI. O QUASI”
Il pranzo di Natale era andato molto bene per l’avv. Sini. Non c’erano state emergenze da gestire – il che era diventata una circostanza rara da quando lavorava nell’ambito del diritto di famiglia. L’anno scorso, infatti, il giorno di Natale aveva dovuto recarsi dai Carabinieri in quanto la ex moglie di un suo cliente sembrava scomparsa, mentre in realtà se n’era andata in vacanza con i figli senza avvisare il marito. Il povero papà si era presentato da lei a prendere i bambini per stare insieme a Natale, come da accordi, ma si era trovato di fonte a un portone chiuso e a un cellulare spento. L’anno precedente, Gaetano Gusella aveva trovato la moglie a letto con l’amante proprio la Vigilia di Natale, e Sini aveva dovuto abbandonare il cenone di famiglia per raggiungere il cliente ed evitare che commettesse qualcosa di cui avrebbe potuto pentirsi per sempre. Anche lo scorso Capodanno Sini aveva dovuto intervenire per placare gli animi in quella che avrebbe potuto sfociare in una lite furibonda tra due genitori, nata da una sciocchezza ma trasformata in una tragedia a causa dell’astio che da ormai troppi anni regnava in famiglia. Le separazioni sono dolorose, è vero, ma …