Nuovo DCPM del 24/10/2020

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Ecco le novità introdotte nel nuovo DCPM firmato il 24 ottobre dal Presidente Conte, e valido da lunedì 26 ottobre 2020. Leggi il testo completo.Lo Studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Servizio clienti

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E’ SEMPRE ATTIVO H24 – 7 GIORNI SU 7 IL NUMERO A PAGAMENTO 895.98.95.989 (prima della conversazione, verranno forniti gratuitamente i dettagli dei costi e della durata massima della telefonata).

Decreto “Rilancio”

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Spettabili Clienti, lo Studio Candeo di Selvazzano ci ricorda le principali misure fiscali del Decreto Rilancio del 19 maggio 2020. Per visualizzare cliccare qui. Lo Studio rimane a disposizione,Cordiali Saluti.

SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

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Per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro causa emergenza sanitaria COVID 19, è disposto per il 2020, un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.In attesa delle disposizioni attuative, si richiama l’attenzione sugli aspetti descritti nel file allegato. Lo studio rimane a disposizione per qualsiasi informazione a riguardo.

Emergenza Coronavirus

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Buongiorno a tutti.In questo periodo difficile, voglio dirVi che lo Studio Legale Sinigaglia è aperto e a Vostra disposizione. Contattateci al telefono o via mail se avete bisogno di informazioni per interpretare i decreti, conoscere i divieti per capire cosa è possibile fare e cosa no, o se semplicemente non sapete a chi rivolgerVi per risolvere un problema, oppure se la Vostra azienda ha necessità di ricevere informazioni per sapere se, e come, poter ottenere rimborsi o come comportarsi con i propri dipendenti. Se Vi serve qualsiasi informazione legata a questo periodo di emergenza, o se avete bisogno di noi per altre questioni aperte o nuove, siamo a disposizione.Il nostro Studio non si è mai fermato e non si fermerà. Nessuno deve fermarsi!Ovviamente stiamo lavorando nel massimo della sicurezza, ognuno dalla propria casa in modalità smart working che fortunatamente avevamo già collaudato da tempo.Noi ci siamo.Passeremo insieme questa tempesta e ne usciremo più forti di prima.Ci trovate al consueto numero: 049.8056520. Vi risponderemo subito, dalle nostre case. Un caro saluto.avv. Maria Elena SinigagliaStudio Legale Sinigaglia #insieme#oltre#adesso#sinigagliastudiolegale

Possibile separarsi anche se permane la convivenza tra i coniugi.

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Così il Tribunale di Padova ha, con decreto 2074/2020 del 6 marzo 2020, omologato un ricorso per separazione consensuale con cui le parti chiedevano di potersi separare pur non avendo la possibilità di individuare due residenze distinte. La convivenza, dunque, non impedisce la separazione, se le parti dichiarano che la comunione materiale e spirituale tra loro è cessata.Un orientamento di buon senso e in linea con la libertà di autodeterminazione di ciascuno di noi.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA SE IL VEICOLO È FERMO

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 41457/2019 precisa che, contrariamente a quanto lamentato dall’imputato, non è necessario per la configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza che il soggetto sia fermato dagli agenti mentre sta guidando. Il reato di guida in stato di ebbrezza infatti si realizza anche quando il conducente rifiuta di sottoporsi al test alcolemico nonostante l’evidente stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione di bevande alcoliche. Confermata quindi la sentenza del giudice d’appello, che ha condannato per il reato di guida in stato di ebbrezza un soggetto fermato e intimato dagli agenti di polizia di sottoporsi all’accertamento alcolimetrico all’uscita di un locale, dopo che costui aveva parcheggiato il mezzo ed era entrato in un bar. La fermata infatti, come chiarito dalla Cassazione, è comunque una fase della circolazione stradale.https://www.altalex.com/documents/news/2019/10/31/guida-in-stato-di-ebbrezza-anche-se-veicolo-fermo

MOLESTIE INSISTENTI SUI SOCIAL: E’ STALKING

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Le reiterate molestie compiute mediante l’utilizzo del social network configurano stalking.Questo è quanto emerge dalla sentenza della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione del 6 novembre 2019, n. 45141.La vittima in oggetto veniva infatti ripetutamente minacciata, insultata e molestata mediante post pubblicati su un social network, destabilizzando la sua serenità ed equilibrio psicologico, e creando uno stato evidente di ansia e tensione.La prova dell’evento di danno ben può essere ricavata oltre che dalle dichiarazioni della stessa vittima del reato, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall’agente.La vittima infatti fu costretta a modificare le proprie abitudini di vita, ricorrendo spesso all’aiuto di amici per farsi accompagnare a casa ed a giustificare continuamente le continue intrusioni diffamatorie dell’imputato sul social network.https://www.altalex.com/documents/news/2019/12/13/molestie-reiterate-sui-social-e-stalking