Non tutte le separazioni finiscono in guerra.
Qualche volta, sorprendentemente, finiscono in… vacanza.
Gianni e Cristina si sono lasciati da anni. Due caratteri diversi, due vite che a un certo punto hanno preso strade diverse. Ma su una cosa non hanno mai avuto dubbi: Marianne e Luca, i loro figli, sarebbero sempre venuti prima di tutto.
Quando si presentarono per la prima volta nello studio dell’avvocato Sini, erano già d’accordo su ciò che davvero contava: proteggere i figli, non farsi la guerra. “Aiutateci a separarci senza distruggere tutto,” avevano detto. Non è una frase che si sente spesso, ma l’avvocato Sini, che di cause complicate ne ha viste tante, l’ha presa sul serio.
Oggi, ogni estate, Gianni e Cristina vanno ancora in vacanza insieme. Quest’anno hanno scelto San Vito Lo Capo. Hanno affittato una casa vicino al mare, metà ciascuno. Colazioni tutti insieme sul terrazzo, escursioni in barca, giochi sulla spiaggia. Cristina con la guida turistica in mano, Gianni con la borsa frigo sotto il braccio. Marianne prepara le playlist, Luca fotografa ogni tramonto.
La sera, quando i ragazzi dormono, si parlano da genitori. Condividono sogni, preoccupazioni, progetti. Non sono tornati insieme, e non lo faranno. Ma hanno costruito una nuova forma di famiglia, fondata sul rispetto e sull’amore per i figli.
L’avvocato Sini spesso racconta questa storia — senza nomi, ovviamente — come esempio di ciò che è possibile quando si mette da parte l’ego e si guarda avanti. “Non è l’eccezione,” dice, “è solo una scelta che richiede maturità. Ma chi la fa, raccoglie i frutti.”
Marianne e Luca, in effetti, quei frutti li raccolgono ogni giorno. Non si illudono che i genitori siano ancora una coppia, ma vivono con la certezza che la loro serenità viene prima di ogni altra cosa.
E in fondo, non è forse questo il compito più difficile — e più nobile — di un genitore?
da “Avvocati per soli uomini, o quasi”