Il prossimo 4 settembre 2025, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncerà su un tema cruciale per migliaia di insegnanti italiani: il riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto presso le scuole paritarie ai fini della carriera e della retribuzione nella scuola statale. Il contesto: una disparità che potrebbe finire Molti docenti che oggi lavorano nella scuola pubblica hanno maturato anni di esperienza nelle scuole paritarie. Tuttavia, lo Stato italiano non ha finora riconosciuto quel periodo ai fini della ricostruzione di carriera e del calcolo stipendiale, generando una chiara disparità di trattamento rispetto ai colleghi con un percorso interamente statale. Il caso è stato sollevato dal Tribunale di Padova, che ha chiesto alla Corte UE di valutare se questa esclusione sia in contrasto con il diritto comunitario, in particolare con il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Cosa può cambiare con la sentenza? Una pronuncia favorevole da parte della Corte di Giustizia aprirebbe la strada a ricorsi individuali per ottenere: ✔ Il pieno riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata nella scuola paritaria ✔ Il ricalcolo dello stipendio, con conseguente riallineamento economico ✔ Il pagamento degli arretrati dovuti, anche per diversi anni pregressi Si stima che oltre 300.000 …
Bonus mamme anche per le precarie: importante vittoria per i diritti delle lavoratrici
Una recente sentenza del Tribunale di Prato ha segnato un passo avanti decisivo per l’equità nel mondo del lavoro: il Bonus mamme, pari fino a 3.000 euro annui, spetta anche alle lavoratrici con contratto a termine, e non solo a chi ha un contratto a tempo indeterminato. Una sentenza che cambia le regole Fino ad oggi, l’INPS riconosceva questo beneficio esclusivamente alle dipendenti a tempo indeterminato. Tuttavia, il Tribunale ha accolto il ricorso di una lavoratrice precaria della scuola, stabilendo che anche i contratti a termine devono rientrare nella platea dei beneficiari. Questa decisione non riguarda solo il settore scolastico, ma si estende a tutte le lavoratrici dipendenti, sia nel settore pubblico che in quello privato: aziende, cooperative, enti e altre realtà lavorative. Chi può fare ricorso? Può agire legalmente per il riconoscimento del diritto al Bonus mamma chi: Cosa si può ottenere? Chi ricorre con successo può beneficiare di: Come ottenere assistenza Lo Studio Legale Sinigaglia è al fianco delle lavoratrici per tutelare questo diritto. Valutiamo gratuitamente la situazione di ogni cliente per verificare la possibilità di avviare il ricorso. Per maggiori informazioni o per una consulenza personalizzata, scrivi a:sinigaglia@sinigagliastudiolegale.it Parità nei diritti, anche per le precarie Questa sentenza …
Carta del Docente BIS: Ora è Possibile Aderire al Nuovo Ricorso per Crediti Maturati Dopo la Prima Sentenza
Il nostro Studio Legale ha già ottenuto migliaia di Carta del Docente in favore dei propri Assistiti, attraverso un’azione giudiziaria mirata e strutturata. Grazie a questa iniziativa, molti insegnanti precari (o di ruolo, per il periodo di precariato) hanno potuto recuperare importi mai riconosciuti prima, accedendo a quei 500,00 euro annui destinati alla formazione professionale, anche in presenza di incarichi non a tempo indeterminato. Cosa Cambia Oggi? Perché Presentare un Nuovo Ricorso Molti docenti, dopo la prima adesione, hanno continuato a maturare servizio: nuove supplenze annuali, periodi su sostegno, incarichi temporanei anche in altra provincia e anche da “graduatoria” MAD.Tutte queste situazioni possono generare nuovi crediti, non inclusi nella prima sentenza, e quindi possono essere oggetto di un secondo ricorso dedicato. Anche se hai già ottenuto una sentenza positiva o hai già ricevuto la Carta per anni precedenti, hai diritto a rivolgerti al Giudice per ottenere quanto ti spetta anche per gli anni successivi. Chi Può Aderire? Docenti che hanno già ottenuto una prima sentenza favorevole e hanno continuato a lavorare nella scuola pubblica.Insegnanti che hanno accumulato nuovi periodi di servizio dopo il ricorso precedente.Supplenti su sostegno, su materia, su potenziamento o su posti vacanti. Compila Ora il Modulo di …
Ferie non godute e personale precario della scuola: quando è possibile richiedere il pagamento
Molti docenti e ATA con contratti a tempo determinato si trovano, al termine dell’anno scolastico, nell’impossibilità di godere delle ferie maturate durante il servizio. In numerosi casi, queste giornate vengono semplicemente “cancellate” o si presume siano state “automaticamente fruite” durante i periodi di sospensione dell’attività didattica. La giurisprudenza ha tuttavia chiarito che questa prassi non è conforme al diritto, e che i lavoratori precari della scuola hanno diritto a ricevere un’indennità sostitutiva per le ferie non godute, salvo prova concreta che esse siano state effettivamente fruite. La Corte di Cassazione e i Tribunali del lavoro hanno ribadito che non è legittimo presumere il godimento automatico delle ferie durante la chiusura delle scuole, come ad esempio nel periodo estivo, in assenza di una programmazione individuale e documentata, soprattutto per i lavoratori con incarichi fino al 30 giugno o con supplenze brevi. Chi può agire per ottenere il pagamento Possono richiedere l’indennità per ferie non godute: Docenti e personale ATA in ruolo o precari per i periodi in cui hanno avuto contratti a tempo determinato, anche breve o fino al 30/06: In questi casi è possibile agire in via giudiziale per ottenere il riconoscimento delle somme dovute, quantificabili in base al numero …
Carta del Docente: il Ministero esegue la sentenza del TAR. Accreditati gli importi ai docenti ricorrenti in tempo record.
A soli tre giorni dalla notifica della sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale, con la quale si ordinava al Ministero dell’Istruzione e del Merito di provvedere all’erogazione della Carta del Docente al personale scolastico interessato, il Ministero ha ottemperato al provvedimento. I beneficiari della sentenza, patrocinati dallo Studio Legale Sinigaglia, che aveva precedentemente ottenuto esito favorevole anche dinanzi al Tribunale di Vicenza, hanno visto accreditati sul proprio borsellino elettronico gli importi spettanti a titolo di carta docente per i periodi lavorati da precari. Le somme, in questo caso variabili da un minimo di 500,00 euro fino a un massimo di 4.000,00 euro, rappresentano il riconoscimento di un diritto che era stato loro ingiustamente negato. Si tratta di un significativo risultato in favore del personale docente escluso dalla fruizione della Carta, che conferma la validità dell’azione legale intrapresa e, con l’intervento del TAR, accelera l’ottenimento concreto, e non solo formale, del risultato raggiunto. avv. Maria Elena Sinigaglia Per ricevere assistenza o per aderire a nuove azioni legali settore scuola, è possibile compilare questo form: Scuola | Studio Legale Sinigaglia
RICORSO CONTRO GLI ESITI DELLA PRESELEZIONE AL CONCORSO PER DIRIGENTE SCOLASTICO 2024
Lo Studio Legale Sinigaglia sta avviando il ricorso contro contro gli esiti della prova preselettiva del concorso ordinario per Dirigenti Scolastici. Info: ricorsiscuola@sinigagliastudiolegale.it
CARTA DOCENTE: LA PRESCRIZIONE DECORRE DA MAGGIO 2022 (SALVE TUTTE LE CARTE DOCENTE)
CARTA DOCENTE AI PRECARI: LA PRESCRIZIONE DECORRE DALLA PRONUNCIA DELLA CGE DI MAGGIO 2022 Un’importante sentenza (n. 74/2024) è stata emessa dal Tribunale di Padova in materia di Carta Docente, reinterpretando quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, e sulla scia della stessa molte altre sono state pronunciate nello stesso senso. Il Giudice, infatti, ha accolto la tesi proposta dal presente Studio, secondo cui la prescrizione quinquennale decorre da quando il diritto può essere fatto valere e non dal momento del conferimento dell’incarico per ogni singolo anno scolastico; la prescrizione dunque comincia a decorrere da quando la Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto il diritto a percepire il bonus anche per i docenti a tempo determinato, ossia da maggio del 2022. Un risultato importante che permette di riconoscere ai precari tutte le carte docenti a far data dalla loro istituzione. dr.ssa Monica Casarotto
Scatti di anzianità ai precari. Giurisprudenza granitica.
Inquadramento nella corretta fascia stipendiale e riconoscimento dei servizi preruolo ai fini della progressione economica di carriera: ecco il nostro recente riconoscimento avuto con la sentenza del Tribunale di Padova, a conferma di una giurisprudenza ormai consolidata. Il Tribunale di Padova, recentemente, con la sentenza n. 241/2023 ha riconosciuto ancora una volta ai ricorrenti l’anzianità maturata nel corso degli anni svolti con contratti a tempo determinato, condannando il Ministero a collocare i docenti nel livello stipendiale riconosciuto dai contratti collettivi nazionali per il personale con pari anzianità e a pagare le differenze retributive maturate per tale titolo. L’articolo 485 del d. lgs. n. 297/1994 prevede, infatti, che ai docenti delle scuole di istruzione secondaria ed artistica, il servizio prestato presso le predette scuole statali e pareggiate, comprese quelle all’estero, in qualità di docente non di ruolo, nonché il servizio prestato presso le scuole degli educandati femminili statali e quello prestato in qualità di docente elementare di ruolo e non di ruolo nelle scuole elementari statali, o parificate, comprese quelle dei predetti educandati e quelle all’estero, nonché nelle scuole popolari, sussidiate o sussidiarie è riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, per i primi quattro anni per intero, …
Il Tribunale di Padova riconosce il diritto a percepire la R.P.D. ai docenti non di ruolo che hanno lavorato per brevi periodi
Il Tribunale di Padova, con la sentenza n. 138/2023, ha riconosciuto ancora una volta ad una ricorrente che aveva svolto, con vari contratti a tempo determinato, supplenze brevi e saltuarie, il diritto ad ottenere la Retribuzione Professionale Docenti. Tale sentenza è stata pronunciata sulla base di precedenti della Corte di Cassazione che hanno riconosciuto l’indennità a docenti e personale A.T.A. (nei cui confronti prende il nome di Compenso Individuale Accessorio ovvero CIA) non di ruolo, destinatari di contratti di breve durata a scadenza diversa da quella annuale. La Suprema Corte ha precisato che, in virtù del principio di non discriminazione, la Retribuzione Professionale Docente deve essere applicata a tutto il personale docente ed educativo senza distinzione fra assunti a tempo indeterminato e determinato. Lo scopo della Retribuzione Professionale Docenti è infatti quello di valorizzare professionalmente la funzione docente “per la realizzazione dei processi innovatori, che investono strutture e contenuti didattici delle scuole di ogni ordine e grado, nonché di avviare un riconoscimento del ruolo determinante dei docenti per sostenere il miglioramento del servizio scolastico”; essa deve essere corrisposta per ciascuna mensilità di servizio effettivamente prestato o, se il servizio è inferiore al mese, nella misura di 1/30 per ciascun giorno …
MAD E CARTA DOCENTE: IL DIRITTO A PERCEPIRE IL BONUS RICONOSCIUTO DAL TRIBUNALE DI VERONA
Con la sentenza n. 310/2023 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Verona ha riconosciuto, ancora una volta, il diritto dei docenti assunti con contratto a tempo determinato a percepire il bonus Carta docente. Di particolare importanza è il fatto che tale pronuncia abbia messo in luce come tale diritto spetti anche ai docenti che sono stati assunti tramite la messa a disposizione (MAD) e non solo a quelli assunti tramite graduatoria GPS. Non rileva il fatto che questi docenti non siano in possesso dei titoli di studio abilitanti all’insegnamento previsti dalla legge e nemmeno le modalità di instaurazione del rapporto di lavoro, dal momento che gli assunti tramite MAD svolgono le stesse mansioni dei docenti di ruolo. Laddove infatti si verifichi una situazione di indisponibilità di docenti titolati, questi vengono assunti da M.A.D. ritenendo che il loro titolo di studio comunque consenta loro di poter esercitare la professione nel modo corretto. Per questo motivo, gli stessi hanno il medesimo diritto a tale bonus, che ha proprio lo scopo di supportare la stessa. Si legge infatti nel testo della citata sentenza che: “Le modalità di instaurazione del rapporto di lavoro non possono essere valorizzate per escludere il diritto del docente …
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